Buonasera a tuttə!
Sono state due settimane dense di inaugurazioni in tutta Bologna e tante altre stanno per arrivare, come leggerete nell’agendona!
In città si è appena conclusa la Children’s Book Fair, ma non vi preoccupate perché ci sono alcune esposizioni che resteranno aperte fino ad Aprile, ho infatti creato per voi una sezione special!
Per l’approfondimento di oggi, beh, scrollate fino in fondo e scoprirete tutta l’esposizione di Singhiozzo Io non vengo con il mio testo introduttivo!
Agendona con le esposizioni che inaugureranno:
MAMbo - Quale cultura alla fine della pandemia, quale futuro per Bologna
Ultimo incontro del ciclo di eventi “Anticorpi culturali”, curato da Zero Bologna e Neu Radio. L’incontro ruoterà attorno a delle riflessioni sull’impatto della pandemia nel mondo culturale, fra chiusure e nuove la nascita di nuove reti e sinergie. Ci si soffermerà su questioni che riguardano la sostenibilità del settore, il lavoro, il rapporto con il pubblico, i formati e l’utilizzo degli spazi.
31/04 h 18:00, Sala Conferenze e in diretta streaming su Neu Radio
Ingresso libero
Modernariato F.lli Cacciari | Markstudio - Maisia, di Grazia Amelia Bellitta
“L’intervento dell’artista comprende l’installazione di tre opere all’interno del negozio, attraverso una giustapposizione dissonante che mette in luce una riattualizzazione e una riflessione circa pratiche rituali e superstiziose legate al contesto storico del Sud Italia e anche alla biografia dell’artista. Tre oggetti che non vanno intesi come una documentazione di pratiche secolarizzate ma come una loro messa in forma mediata nella contemporaneità.”
dal 1/04 al 20/04
Ingresso grauito
Libreria Modo Infoshop - *Alea, presentazione dei primi due numeri: Materia / Fatica
*Alea è un progetto editoriale indipendente fondato nel 2020.Con una pubblicazione di 2+1 numeri all'anno, la rivista intende misurarsi con le ritmiche sfumate e complesse della contemporaneità, attraverso un racconto polifonico e multidisciplinare.
Ne parlano Silvia Pizzirani e Pasquale Menditto della redazione di *Alea con Sofia Nannini, una delle autrici del primo numero.
2/04 h 18:00
Ingresso libero
Millenium Gallery - AnimalArt, di Gaetano Buttaro, Totò Cariello, Gaetano Sanalitro
dal 2/04
Ingresso gratuito
Blu Gallery - L’abito fa la monaca, di Mattia Barbalaco
“L’esposizione apre lo sguardo sul mondo dei conventi, dove suore, monache e badesse vivono un’esistenza divisa tra la loro essenza e il velo che hanno preso, abito e habitus sociologico del mondo a cui hanno deciso di appartenere. La mera tonaca, non più palco ma sipario, mostra cosa si cela dietro le apparenze: corpi vivaci, corpi stanchi, piaceri, paure e perversioni sfilano davanti agli spettatori, sfidandoli in un’atmosfera tra il voyeuristico e il perturbante”. Chiara Mascardi
2/04 —> 18/05
Ingresso gratuito
Leggere Strutture - Verde tempo
Nelle due giornate deputate è possibile assistere una mostra fotografica e una performance di danza. Il progetto è il risultato della residenza artistica che ha visto i cittadini coinvolti tramite una call attraverso la quale sono stati colti gli input che gli e le artistə restituiranno in queste due giornate.
2/04 h 19:00 e 20:00
3/04 h 18:00 - 19:00 - 20:00
Ingresso gratuito, tessera ARCI
Necessaria la prenotazione inviando nome e cognome + numero di persone alla mail prenotazioneleggerestrutture@gmail.com
Corraini MAMbo - La storia dello Zio tonto - Andrea Zanzotto e Marco Nereo Rotelli
In mostra le tavole originali del libro “La storia dello Zio tonto”.
È carnevale: una madre e una figlia hanno una gran voglia di fare le frittelle, ma non hanno la padella. Una favola di tradizione che non finisce mai, giocata sul testo in italiano e in veneto e sulle immagini che si inseriscono e si ripetono creando visivamente "un libro senza fine".
fino al 4/04
Ingresso gratuito
Alchemilla (evento di Libreria Modo Infoshop) - Voce a vento, un libro d'artista/vinile di Claudia Losi e Meike Clarelli
Voce a Vento (Kunstverein) è un libro d’artista+vinile uscito nel 2021 che contiene il risultato della prima collaborazione tra Claudia Losi e Meike Clarelli: i testi di Losi sono stati musicati e diretti da Clarelli e cantati da una trentina donne su un sentiero del Monte Bulgheria nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nel 2018 (progetto dell'associazione Jazzi).
Verranno eseguiti alcuni brani del vinile.
7/04 h 18:00
Ingresso gratuito
Galleria de’ Foscherari - Il mozzo e la sua ciurma, in collaborazione con Xing
“Postfantamusicologia è una creazione sonora basata su testi e voce di Giampiero Cane, manipolati dalla compositrice Daniela Cattivelli, che li ha proiettati elettronicamente in un flusso caotico. Il disco è uno special dedicato alla figura eccentrica di Cane: musicologo, docente, giornalista, scrittore e sportivo, a cui piace stare dalla parte del torto.”
8/04 h 19:00
Ingresso gratuito
Una carrellata di mostre in corso inserite nel circuito off della Children’s Book Fair, ovvero Boom! Crescere nei libri che sono ancora in corso:
Anonima Impressori | Libreria Giannino Stoppani - Storie di illustrastorie, Ritratti inediti di grandi autori e illustratori per l’infanzia, di Ericavale Morello, Francesca Tancini
2/04 - 24/04
Parsec - Io e Melek, di Lina Ehrentraut
fino al 3/04
Squadro Stamperia Galleria d’Arte - Il parco, di Jul Gordon
fino al 9/04
Spazio Petroni 22A - Joelle Jolivet a fumetti. Miss Car e Freak Parade, di Joelle Julivet
fino al 14/04
Spazio& - Il club degli amici fa un viaggio, di Sophie Guerrive
fino al 14/04
Attraverso Librerie - Caro Mr. Henshaw, di Vittoria della Torre
fino al 16/04
Libreria Trame - Se non disegni non disegnerai, di Federica Ferraro
fino al 16/04
Museo internazionale e Biblioteca della Musica - All’avventura, di Oyvin Torseter
fino al 17/04
Libreria delle Donne - Perché la mamma deve lavorare?, di Chiara Carrer
fino al 18/04
Odeon Gallery - Veicoli fantastici, Mostra di illustrazione ed ecosostenbilità, Lok Zine
fino al 25/04
Istituto di Cultura Germanica - Drawing Women out of Shadows
fino al 29/04
Biblioteca Universitaria di Bologna BUB - Teatro di natura, di Michelangelo Setola
fino al 30/04
Modo Infoshop - Città, di Sara Bernardi
fino al 19/05
Portanova12 - Furie, paesaggi e figure, di Mariana Chiesa
fino al 22/04
Esposizioni in corso:
SpazioLavì - In un soffio , di Elena Grossi.
fino al 9/04
Lun - Sab 17.30 - 19.30
Ingresso gratuito
Adiacenze - Dumpster Love Yourself - Federica Di Pietrantonio e Andrea Frosolini , a cura di Alessandra Ioalè e Adiacenze
I due artisti riflettono attorno al concetto di scarto di N. Bourriaud attualizzando il discorso sull'iperspazio della rete, sui suoi trend e contenuti con cui community di creators e users interagiscono attraverso lo schermo ogni giorno.
fino al 15/05
Ingresso gratuito
Labs Contemporary Art - Ridisegnare lo spazio a cura di Angela Madesani.
La mostra propone i lavori di quattro artisti che lavorano con il mezzo fotografico: Marina Caneve, Giulia Marchi, Andreas Gefeller e Massimo Vitali. Il filo conduttore della mostra è l’idea di una rilettura dello spazio attraverso il linguaggio fotografico.
Fino al 5/04
Ingresso gratuito
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - LIBERO SPAZIO LIBERO, a cura di F. Naldi
Giulia Niccolai, Martha Rosler, Lucy Orta, Claudia Losi e Claire Fontaine sono le artiste presenti in mostra. Ognuna affronta, attraverso il proprio linguaggio, la scoperta del rapporto fra corpi, libertà e spazio.
fino al 15/04
Ingresso gratuito
Galleria studio g7 - Marilisa Cosello | Try. A cura di Luca Panaro
Prima mostra personale di Marilisa Cosello negli spazi della galleria. Il progetto intende presentare l’opera Try, progetto inedito itinerante iniziato nel 2020. Il lavoro si inserisce all’interno della ricerca dell’artista, da sempre incentrata su temi quali la costruzione collettiva, il femminile, le strutture sociali, il potere ed il Corpo come strumento narrativo.
Fino al 20/04
Ingresso gratuito
MAMbo - Italo Zuffi - Fronte e retro, a cura di L. Balbi e D. Ferri — fino al 15/05
Fino al 15/05
Biglietto intero 6, ridotto 4
MAST - Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia. — fino al 22/05
Fino al 22/05
Ingresso gratuito, mar - dom 10-19, info.
Museo Civico Archeologico di Bologna - Anche se il tempo passa, Lucio Dalla — fino al 17/07
La mostra è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta; un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla è sempre centrale ed è un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita.
Fino al 17/07
Intero 15€, Ridotto 10€
Sottopasso di Palazzo Re Enzo, Bologna - Folgrazioni figurative - Pier Paolo Pasolini
Una delle mostre più attese degli ultimi mesi per commemorare i 100 anni dalla nascita dell’intellettuale, ha finalmente aperto le porte.
“Le Folgorazioni figurative furono quelle che illuminarono lo sguardo del giovane Pasolini, quelle che la mostra realizzata dalla Cineteca di Bologna ricostruisce mettendo a confronto le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film di PPP, lungo un percorso cronologico che va dall’esordio di Accattone nel 1961 all’ultimo, postumo, Salò del 1975”.
fino al 16/10
Intero 10€, Ridotto 7€
Galleria de’ Foscherari - Etna, di Luigi Mainolfi
“La ricerca di Luigi Mainolfi, da oltre quattro decenni, traccia un percorso delineando una riflessione sui fondamenti e le complessità della pratica scultorea, sulle sue implicazioni profonde e la sua urgenza. Urgenza che si manifesta senza il bisogno di rigidità disciplinari o posture austere: la scultura, per l’artista, non è tanto un territorio marcatamente delimitato da confini invalicabili, tecnici o concettuali che siano, quanto un campo aperto al possibile, alle molteplici direzioni concrete e simboliche che solo un rapporto quasi simbiontico con alcuni materiali, e forse con la materia in sé, può rivelare.”
fino al 30/06
Ingresso gratuito
L’approfondimento di oggi lo dedico invece alla mostra che ho curato personalmente al Telling Stories “Io non vengo” di Singhiozzo. Inaugurata l’11 di marzo terminerà l’8 di aprile, quindi avete ancora un po’ di tempo per visitarla!
Singhiozzo ha ben pensato di non presentarsi al vernissage, coerentemente con quanto ha lasciato scritto nel suo manifesto - segue il mio testo introduttivo all’esposizione.
IO NON VENGO | SINGHIOZZO
Quante volte abbiamo scattato una foto ad un paesaggio, volto, tramonto dandola subito in pasto ai social - o dimenticandola nel rullino del telefono - senza in realtà aver osservare realmente oltre lo schermo del telefono o della macchina fotografica?
Quanto ci soffermiamo a dar retta alle emozioni che nascono dalla vista di qualcosa, dalla più semplice alla più complessa? Quanto tempo ci prendiamo per dare loro retta, ripercorrerne le tracce per arrivare alle origini di queste? Non c’è una risposta universalmente condivisibile, ma c’è forse da chiedersi – ulteriormente – se ci si prende il giusto tempo per osservare e ri-conoscere.
Singhiozzo ce lo dice senza mezze misure: viviamo nella distrazione di massa. Viviamo, collettivamente, in uno stato di alienazione dalla realtà.
Se il Novecento viene definito come la Società dello Spettacolo da Guy Debord, il XXI secolo ha visto il trapasso alla Società della Performance (M. Gancitano, A. Colamedici) in cui ognuno di noi è spinto al limite delle proprie capacità: essere sempre performativi in ogni aspetto della propria vita, volto poi a di-mostrarlo all’altro (allə datore o datrice di lavoro, allə compagnə, alla community). Gli smartphone dotati di innumerevoli obiettivi fotografici e pixel ci permettono di mostrare al mondo le nostre performances quotidiane.
Eccoci pronti ad immettere e a sorbire milioni di informazioni ed immagini che il nostro cervello non riesce a contenere, implodendo in uno stato di offuscamento dalla realtà.
Siamo alla continua ricerca dell’inquadratura d’effetto o del momento perfetto da immortalare e pubblicare che ci dimentichiamo di vivere e osservare realmente ciò che abbiamo davanti. È tutto costantemente fuori fuoco, mai davvero a fuoco nei nostri occhi – e non nei nostri obiettivi fotografici. È la mancanza dell’essere qui e ora con anima, corpo e mente.
E allora Singhiozzo non è nemmeno più conscio di sé e di dov’è stato, come in Ovunque non sono. Le palazzine sembrano essere lì per essere guardate mentre si stagliano contro il cielo di Milano. Eppure quanta storia, quante persone l’hanno attraversate. Quante storie possono raccontare un qualsiasi oggetto o volto rugato eppure tante – troppe – volte siamo incapaci di osservare quei dettagli che restituiscono l’unicità di quel racconto. Guardiamo senza scrutare fin troppo, rubiamo uno scatto senza essere realmente presenti con l’occhio della mente.
Viviamo distratti dal nulla, da quella fretta di riempire ogni angolo della giornata pur di non restare solə con noi stessə. Pascal lo chiamava divertissement, ovvero la volontà dell’uomo di rifuggire dalla propria infelicità attraverso attività futili. Il voyeurismo digitale non può che alimentare ancora di più la nostra abitudine alla distrazione tanto che non siamo più in grado di distinguere cosa è vero e cosa non lo è, tanto che A Milano c’è il mare.
Singhiozzo si muove fra varie tecniche fotografiche. Porta in mostra scatti digitali e analogici, ma anche polaroid, usando l’una o l’altra a seconda delle proprie necessità. La calma di cui necessitiamo è quella del fotografo che, chiudendosi nella sua camera oscura, aspetta con pazienza che le immagini emergano lentamente.
Io non vengo è un inno all’incapacità di osservare. Abbiamo talmente abusato e usurato il nostro sguardo che Singhiozzo decide di occluderlo attraverso l’installazione con le polaroid (Eccepire). L’opera che chiede di essere guardata non ricambia lo sguardo con lo spettatore. Il patto tacito della comunicazione visiva è violato e bruscamente interrotto dalle sacche nere, quasi come per dispetto. L’installazione è in continua crescita, una crescita potenzialmente infinita che potrebbe dirsi conclusa quando raggiungerà la quota degli 8 miliardi di scatti.
Figlio della Società della Performance Singhiozzo ci regala la sua performance più riuscita: una presenza assente.
Roberta Venditti
Ndr. Ringrazio Singhiozzo per avermi concesso l’uso delle sue foto
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